In Italia i single sono sempre di più


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Ci ha pensato l’Istat a darci uno spaccato della quantità di single attualmente presenti in Italia: parliamo di circa 5 milioni di scapoloni incalliti, che salgono a 8 milioni se includiamo anche la marea di vedovi e soprattutto di divorziati, un altro vero e proprio fenomeno di massa.

Nonostante questo, però, non è vero che i single italiani di oggi lo siano per via delle difficoltà nel trovare un uomo o una donna: sempre più spesso, infatti, questa condizione di vita è frutto di una scelta ponderata, e sempre più raramente del classico “hanno deciso gli altri al posto mio”.

I single come target del new marketing

Il fenomeno single in Italia non è passato inosservato, ovviamente: in tanti sono cascati dal trespolo accorgendosi all’improvviso che il 10% della nostra popolazione non ha un compagno o una compagna, mentre altri hanno deciso di sfruttare questa situazione a loro vantaggio.

Oggi, essere single significa poter godere di tutta una serie di servizi pensati per questo target così vasto: si parte dalle crociere per scapoli fino ad arrivare a vere e proprie vacanze tagliate su misura per il viaggiatore single.

Per non parlare, poi, di tutte quelle app e dei siti di incontri online nati per soddisfare le esigenze di questa larga fetta di popolazione non solo italiana, ma mondiale. Logiche di marketing che oggi fruttano milioni di euro: i single – c’è da dirlo – hanno fatto la fortuna di tantissime persone e professionisti del settore.

Single in Italia: una parabola ascendente

Nel giro di mezzo secolo l’Italia è cambiata profondamente, ad un livello strutturale così come ad un livello sociale, e queste evoluzioni hanno ovviamente intaccato anche il significato di “famiglia”. Se da un lato negli anni ’50 i nostri nonni sparavano al mondo dai 5 ai 7 pargoletti (nel Sud anche 10, se è per questo), oggi sono pochissime le persone – ma anche le coppie – che optano per mettere su famiglia.

Una vera e propria parabola ascendente, o discendente, a seconda del punto di vista tramite il quale si analizza questo fenomeno di massa. Ma questo discorso porta ad un’altra sfaccettatura meramente sociologica: i figli rappresentano il collante di una coppia, anche quando nascono difficoltà.

Senza figli, al contrario, una coppia tende a distaccarsi con maggiore facilità e senza troppi pensieri: ed ecco spiegata una importante ragione per cui oggi sono così tanti i single in Italia.

Perché in Italia si fanno meno figli?

Oggi mettere al mondo un figlio significa aumentare di molto il grado di preoccupazione nei confronti del futuro. La crisi economica ha infatti portato a profonde conseguenze sociali e professionali. Si estinguono i contratti a tempo indeterminato e dunque le certezze finanziarie, di conseguenza il pensiero è: come faccio a mettere al mondo un figlio, se poi non sarò in grado di mantenerlo come si deve?

E poi la società di oggi è anche “malata di gioventù”: un 40enne che arriva a questa età, pensa ancora di essere un giovincello perché la TV questo gli fa credere, fra tronisti mega-attempati a Uomini e Donne, e uomini da copertina tirati a lucido come posate in argento. Normale, dunque, che il 40enne pensi di poter ambire ad una seconda giovinezza, e mettere al mondo un figlio sarebbe come accettare di essere “vecchi”.

Single chiama single: un circolo virtuoso

Un single non fa primavera: 4,8 milioni di single sì. Oggi gli uomini maturi non vedono alcun motivo per rinunciare alla loro condizione di scapoli, alle uscite serali, alle discoteche, alle bevute e ovviamente alle scopate. Perché dovrebbero, dato che donne single e divorziate piovono dal cielo?

Single chiama single: è la legge della natura degli uomini e delle donne di oggi.


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